Come gentilmente richiesto da Erika Weigl Orlando, stamattina parliamo di COLON IRRITABILE. La sindrome del colon irritabile, nota anche come colite spastica, è un insieme di disturbi intestinali cronici, riferibili al tratto di intestino crasso chiamato colon.
Questa sindrome si differenzia da tutte le altre malattie infiammatorie intestinali (come ad es. il morbo di Crohn). Infatti, mentre in queste ultime c’è un’alterazione dell’anatomia intestinale, nel colon irritabile l’aspetto dell’intestino è normale e non presenta alcuna anomalia. Nonostante i numerosi studi in merito, le cause della sindrome del colon irritabile sono un punto interrogativo. Secondo le ipotesi più attendibili, all’origine della condizione ci sarebbe una comunicazione anomala tra encefalo, fibre nervose che innervano l’intestino e muscoli intestinali. I sintomi tipici del colon irritabile consistono in: dolore e crampi all’addome, stipsi, diarrea, gonfiore addominale, meteorismo e muco nelle feci.
Formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non è per nulla semplice sia per la mancanza di un test diagnostico specifico, sia per l’aspecificità dei sintomi in quanto comuni a tante altre patologie dell’intestino. La domanda più frequente dei pazienti con sindrome del colon irritabile riguarda quali sono i cibi da evitare.
C’è da dire che una vera e propria risposta a tale domanda non esiste in quanto il ruolo della dieta nella sindrome del colon irritabile non è ancora ben definito e, come già detto, la manifestazione dei sintomi è polimorfa e varia da soggetto a soggetto.
È comunque possibile individuare un elenco degli alimenti potenzialmente più a rischio. Chi soffre di colon irritabile dovrebbe fare attenzione a:
- latte, latticini, gelato;
- dolcificanti (sorbitolo, fruttosio);
- marmellata;
- frutta (pesche, pere, prugne, uva);
- verdura (cavoli, broccoli, carciofi, cipolle, rucola, cetrioli);
- patate;
- legumi (sarebbe preferibile mangiarli decorticati o passarli col passaverdura);
- spezie, dadi, alimenti concentrati;
- caffè, tè;
- coca cola, bevande gassate;
- cibo in scatola;
- carne conservata.
Per qualsiasi chiarimento resto, come sempre, a disposizione di tutte voi.