salute
La dieta per chi soffre di endometriosi
L’endometriosi è una malattia prettamente femminile che non conosce cure
farmacologiche e mediche mirate. Una dieta sana e mirata in inverno può
contribuire a ridurre i suoi effetti dolorosi
Mariangela Cutrone – Gio, 29/10/2020 – 14:16
Consente di contrastare i dolori pelvici, la sindrome da stanchezza cronica e il brain fog.
Quest’ultimo è lo stato di annebbiamento cerebrale che spesso si accompagna alla malattia.
“Attualmente non ci sono cure mediche e farmacologiche per l’endometriosi, che solo in
Italia colpisce oltre 3 milioni di donne, ma si può lavorare sulla riduzione dei sintomi –
afferma Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione Italiana Endometriosi –
Partendo dal presupposto che l’ormone fa crescere malattia, la malattia provoca
infiammazione e l’infiammazione fa produrre più ormoni, abbiamo messo a punto
da oltre 10 anni un tipo di alimentazione che si basa su quattro pilastri.
Essi sono la riduzione dell’assunzione di cibi estrogenici, l’aumento di cibi
antiestrogenici, la riduzione dei cibi proinfiammatori e l’aumento dei cibi antinfiammatori.
In tal modo si riducono gli ormoni nel sangue e l’infiammazione, quindi i dolori.
Ma oltre ad agire sui sintomi, la dieta agisce anche sulla patologia.
Riducendo gli estrogeni si limita la percentuale di crescita dell’endometriosi”.
“Nel caso dell’endometriosi è possibile parlare di “cibo terapeutico” –
spiega Maria Cassano, biologa nutrizionista della Fondazione italiana endometriosi –
Seguendo alcune specifiche raccomandazioni nutrizionali, l’organismo potrà infatti
godere di benefici. Da preferire è innanzitutto una dieta contenente sostanze
antinfiammatorie e antiossidanti, come curcuma e zenzero.
Un eccesso di grassi saturi e zuccheri potrebbe innescare una cascata di reazioni
in grado di stimolare l’attivazione dei mediatori dell’infiammazione.
Mentre un’adeguata distribuzione dei carboidrati nella dieta permette di mantenere
la secrezione di insulina all’interno di range favorenti l’equilibrio ormonale.
Bisogna porre grande attenzione anche alla presenza di disregolatori endocrini,
nascosti all’interno di scatolame, plastica e pesticidi. Essi interferiscono sulla produzione degli estrogeni”.
Ecco i consigli per un’alimentazione “a prova di endometriosi”, da seguire durante la stagione più fredda:
1) Si a frutta e verdura: le fibre riducono gli estrogeni nel sangue. Pertanto via libera a broccoli, cavoli,
zucca, cime di rapa, verza. Lo stesso vale per i cereali integrali come i legumi.
Tra la frutta invernale consigliate sono le arance, i mandarini, i melograni, le mele e le pere.
2) Pesce azzurro: fonte di preziosi omega 3. È in grado di produrre la prostaglandina
che riduce l’infiammazione addominale. Sì a salmone e tonno;
3) Carne bianca: da preferire a quella rossa;
4) Ridurre il consumo di derivati del latte: contengono caseina e lattosio;
5) No ad alimenti industriali: come prodotti confezionati e bevande zuccherate.
Ridurre anche il consumo di alcol, caffeina, farine bianche e prodotti da forno raffinati.
Lo stesso vale per i grassi saturi, lo zucchero bianco, i dolci altamente zuccherini,
l’avena e segale (alto contenuto di estrogeni);
6) Integratori fonte nutrienti fondamentali: tra di essi vitamina D, omega 3, quercetina,
luteolina, partenio, nicotinamide, metifolato di calcio.