DIAGNOSI DI ENDOMETRIOSI : LINEE GUIDA INTERNAZIONALI N.I.C.E. -2
DIAGNOSI DI ENDOMETRIOSI : LINEE GUIDA INTERNAZIONALI N.I.C.E. -2
Secondo le linee guida N.I.C.E. è decisivo fare al più presto diagnosi di endometriosi: ne va della salute e del
benessere delle donne per evitare che la malattia progredisca. Sospettarla e confermarla consente questi obiettivi.
E’ fondamentale per le donne orientarsi sia verso gli specialisti dell’endometriosi, sia ai servizi ed i centri multidisciplinari
per trattare il dolore o l’infertilità.
Una sezione speciale delle linee guida è dedicata all’infertilità.
La corretta informazione sulla malattia rappresenta un pilastro insostituibile.
– Dolore pelvico cronico cioè costante nel tempo
– Dolore legato alle mestruazioni che influisce sulla qualità quotidiana della vita
– Dolore profondo nel corso o dopo i rapporti sessuali
– Sintomi gastro-intestinali tipo movimenti interni dolorosi nel periodo mestruale
– Sintomi urinari come sangue nelle urine o dolore durante la mizione nel periodo mestruale
– Infertilità insieme ad uno dei sintomi citati sopra
Con questi sintomi il ginecologo dovrebbe invitare la donna a tenere un diario di essi perché
siano valutati meglio, sottoporsi ad una visita per scoprire masse addominali e osservare
segni specifici come noduli vaginali
Se ci sono segni di sospetto per Endometriosi e le terapie antalgiche non funzionano :
inviare la donna ad un esame ecografico specifico
Se i sintomi riguardano l’intestino, la vescica o l’uretere:
inviare la donna ad un medico o centro specializzati in endometriosi
Non escludere la presenza di Endometriosi se anche la visita, l’ecografia o la
Risonanza Magnetica nucleare sono negative
Ecografia :
eseguirla anche se la visita appare negativa allo scopo di identificare masse
che possano coinvolgere anche l’intestino, la vescica o l’uretere
CA 125:
non ci consente diagnosi di endometriosi perché se è normale non possiamo
escludere la malattia ma se è aumentato ci può solo suggerire la presenza di endometriosi
Risonanza Magnetica Nucleare :
non bisogna indicarla come esame primario da eseguire in base ai primi sospetti di
endometriosi ma solo se si pensa ad un coinvolgimento dell’intestino, vescica o uretere;
assicurarsi che l’interpretazione venga effettuata da un medico esperto in immagini ginecologiche
Laparoscopia diagnostica :
– da considerare anche se l’ecografia è negativa
– fare sempre ecografia e Risonanza prima di sottoporsi a Laparoscopia operativa
– valutare tutto l’addome e non solo la pelvi
– eseguire biopsie di lesioni visibili per conferma della malattia ( un istologico negativo non esclude però l’endometriosi )
non escludere tumori maligni se la cisti endometriosica non viene asportata
se una laparoscopia completa e ben eseguita non vede lesioni di endometriosi
la malattia non è presente e bisogna orientarsi verso altre terapie
Fare la terapia non in base allo stadio ma in base ai sintomi e ai bisogni della donna
Fare il monitoraggio ambulatoriale:
in caso di endometriosi che coinvolge intestino, vescica ed uretere
in caso di cisti > 3 cm
Se la fertilità è la priorità la gestione dell’endometriosi collegata alla sub fertilità dovrebbe
coinvolgere un team multidisciplinare che include lo specialista dell’infertilità.
Ciò deve includere esami diagnostici per la fertilità e le relative terapie inclusa la Fecondazione assistita.